Scroll to top
© Databenc 2020 - VAT 07324311211
Share

BORGO OREFICI LA BULLA (INDOOR E OUTDOOR)


data_articolo

LA BULLA (INDOOR)

L’App Borgo Orefici – La Bulla (Indoor) prende il nome dal Palazzo La Bulla che comprende al suo interno Il Consorzio Antico Borgo Orefici, la Scuola Orafa e il Museo delle Arti Orafe.

L’Applicazione è suddivisa in tre parti:

  • Una Sezione dedicata al museo delle Arti Orafe. Il Museo contiene oggetti risalenti alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento. Le schede riguardano le varie fasi di lavorazione di un gioiello, dalla microfusione alla lucidatura.
  • La seconda sezione è dedicata ai Gioielli consortili.

Le collezioni sono: “Le gioie di Hera”, ispirata alle decorazioni e ai disegni rintracciabili nell’area archeologica di Paestum e “Aurea Venus” che reinterpreta i gioielli rinvenuti a Pompei. Entrambe sono nate da collaborazioni con le Soprintendenze di pertinenza.

Ancora “Le gioie irretate” e “La foresta incantata” nascono dalla collaborazione con l’architetto e artista Riccardo Dalisi.

  • La terza sezione è riservata alla Scuola di oreficeria e ai laboratori incubati di oreficeria.

L’App presenta un sistema di mappe che consente all’utente di scegliere fra due percorsi, quello delle Lavorazioni orafe e quello dei gioielli con i laboratori.

L’App Borgo Orefici – La Bulla (Indoor) utilizza il sistema dei beacon basato sul bluetooth.

LA BULLA (OUTDOOR)

L’ Applicazione mobile La Bulla (Outdoor) per smartphone e tablet presenta il Borgo Orefici.

La descrizione delle fasi di lavorazione dell’antico lavoro orafo avviene attraverso testi e immagini e dà la possibilità agli utenti di interagire con “oggetti” e “luoghi” del Borgo. Questo è consentito dalle funzionalità della piattaforma su cui è stata realizzata l’App e anche dall’infrastruttura di rete installata nelle sale, basata sulla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy).

I meccanismi di interazione con “la base di conoscenza” del distretto DATABENC sono stati progettati e realizzati da CSP. La sinergia con il consorzio Technova ha permesso di estendere le funzionalità del sistema e quindi di consentire all’utente una navigazione indoor/outdoor del Borgo.

 

 

BORGO OREFICI: FULCRO DEI PIU’ ABILI ARTIGIANI

Il Borgo Orefici è situato al quartiere Pendino a Napoli.

Da secoli l’arte orafa napoletana produce manufatti pregiati che donano lustro alla tradizione artigiana cittadina. L’attività di orafi, gioiellieri, incisori, cesellatori ed incastonatori raggiunse, in epoca medievale, un tale livello di importanza che la regina di Napoli Giovanna I d’Angiò conferì il riconoscimento ufficiale alle loro botteghe che si riunirono in una corporazione dando vita al nucleo originario del Borgo Orefici dove erano concentrati la maggior parte dei laboratori.

Nel corso del XVII secolo il viceré del Regno di Napoli impose che l’attività degli argentieri e degli orafi potesse essere esercitata esclusivamente entro i confini del Borgo che divenne, dunque, l’unico centro di produzione e formazione della città. La corporazione rafforzò così il suo prestigio fino a diventare un vero e proprio Consorzio che oggi riunisce praticamente tutti gli operatori del settore.

L’arte orafa fa, generalmente, riferimento alla lavorazione dei metalli nobili: l’oro e l’argento. Con essi è possibile realizzare preziosi manufatti che vengono, generalmente, suddivisi in vasi e gioielli che si contraddistinguono per i differenti stili delle epoche in cui venivano realizzati.

A Napoli, tra gli artisti di Borgo Orefici tale attività ha raggiunto un elevatissimo livello di pregio, al punto che proprio in queste botteghe vennero fuse, battute e realizzate le celebri statue del Tesoro di San Gennaro e gli arredi di numerose chiese cittadine. La maestria degli artisti locali si esprime tuttora nella creazione di vere e proprie opere d’arte e di gioielli personalizzati e realizzabili su misura.

All’interno del Borgo orefici operano i più abili artigiani; dagli incisori ai cesellatori, sino agli indoratori, agli argentieri ed ai gioiellieri.