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Databenc e il centro storico di Salerno


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Il Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali (DATABENC) opera per instaurare e potenziare una sinergia tra le tecnologie di nuovissimo sviluppo ed il patrimonio storico-culturale del territorio.

Un esempio è l’impegno per la valorizzazione del centro storico di Salerno.

Nelle sedi di Palazzo Fruscione, San Pietro a Corte, Palazzo Ruggi d’Aragona (e Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, DATABENC ha dispiegato i prodotti della ricerca incrementati con il fine ultimo di tutelare, comunicare e far conoscere l’identità storica del centro di Salerno, cuore pulsante della città.

Diverse sono le iniziative e i livelli di fruizione tecnologica proposti:

  • Palazzo Fruscione e Complesso monumentale di San Pietro a Corte ospitano le installazioni multimediali legate all’iniziativa Tempi Connessi, che puntano ad offrire all’utente un’esperienza immersiva nella Salerno del passato.

Hippocratica Civitas: il serious game per la Fruizione Collaborativa

Il laboratorio di ricerca ISISLAB del Dipartimento di Informatica ha realizzato, di concerto con gli archeologi del DISPAC, un videogioco in realtà virtuale che ricostruisce, a partire da ritrovamenti archeologici, gli ambienti delle terme situate tra San Pietro a Corte e Palazzo Fruscione in epoca romana. Il videogioco si avvale delle tecnologie Oculus Rift e Kinect, permettendo all’utente di esplorare l’intera mappa di gioco muovendosi letteralmente al suo interno. Hippocratica Civitas prevede che i giocatori collaborino tra loro per risolvere delle quest e avanzare di livello.

Linea del Tempo

La linea del tempo mette in evidenza la peculiare stratificazione del Centro Storico di Salerno, particolarmente osservabile all’interno del complesso monumentale di San Pietro a Corte. Con la collaborazione di esperti dei vari ambiti, l’applicazione ripropone e identifica le sei epoche che hanno caratterizzato la vita di San Pietro a Corte. L’utente può navigare nel tempo, scegliendo di scoprire i dettagli del periodo storico di suo interesse.

A Palazzo Fruscione e San Pietro a Corte si trovano anche le soluzioni tecnologiche realizzate da Databenc, nell’ambito dell’iniziativa Tempi Connessi, con l’obiettivo di supportare gli esperti nella tutela delle opere museali e coadiuvare i tecnici negli interventi di restaurazione.

Sensori di Tutela dei Siti

La soluzione tecnologica ha l’obiettivo di identificare le principali cause inquinanti responsabili del degrado del punto d’interesse culturale prescelto. Gli inquinanti individuati sono monitorati sia con sensori attivi sia passivi, nonché con tecniche legate ad indagini bio-molecolari. I risultati delle misurazioni saranno utilizzati sia per determinare le azioni di restauro, sia per determinare le migliori modalità di fruizione del punto d’interesse culturale. Il sistema di Sensori Attivi si configura come piattaforma multitematica per il monitoraggio dei parametri ambientali mediante l’acquisizione in tempo reale (near real time) dei dati della sensoristica.

Il sistema di Sensori Passivi monitora gli agenti inquinanti (composti organici volatili, biossido di azoto, acido solfidrico, biossido di zolfo et alia).

Analisi delle Presenze e dei Flussi

E’ un’applicazione per l’elaborazione dei dati provenienti dai dispositivi di video sorveglianza, da utilizzare per caratterizzare i flussi di spostamento delle persone dell’area (estendibile all’analisi degli aspetti statici relativa alla permanenza in determinati punti), con reportistica in tempo reale.

L’applicazione consente di contare separatamente gli attraversamenti che avvengono nelle due direzioni di percorrenza del varco e di gestire simultaneamente anche più di un varco attraverso una sola telecamera.

L’applicazione utilizza algoritmi di aggiornamento autoadattivo di background, di filtraggio di rumore, di shadows and reflections removal e di tracking di più oggetti simultaneamente, per un conteggio accurato, anche in presenza di condizioni ambientali avverse.

  • Palazzo Ruggi D’Aragona (sede della Soprintendenza ABAP) è sede della mostra fotografica “Salerno in Particolare. Immagini del Centro Storico” allestita dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturare e a cura di Ciro Fundarò.

Integrano la mostra un filmato sul Centro Storico, “Salerno nel tempo, monumenti, storia, cultura della città” e la Cartografia tematica georeferenziata interattiva del patrimonio monumentale: “il Centro Storico di Salerno”.  Si terranno, inoltre, presso la medesima sede, una serie di Conversazioni sulla Città dal titolo “La bellezza nei secoli a Salerno”.