Protagonista il Museo Madre di Napoli con l’opera dell’artista Daniel Buren

DATABENC (Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali) è una società consortile a responsabilità limitata (S.C.a R.L.). Nasce da un’idea progettuale promossa dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dall’Università degli Studi di Salerno. Su di essa convergono oggi più di 60 soggetti (Pmi, Grandi Imprese, Centri di Ricerca e Università).
Partito con l’intenzione di applicare le sue ricerche al settore museale, il progetto REMIAM ha ampliato i suoi orizzonti con la realizzazione di prodotti e servizi per qualsiasi spazio espositivo, ossia un qualsivoglia incubatore di opere d’arte, sia esso pubblico o privato, costretto in spazi chiusi o aperto sul territorio.
La produzione dei contenuti è il vero valore della filiera: la conoscenza prodotta regge tutta la sperimentazione effettuata; la comunicazione plasma la conoscenza a seconda del pubblico a cui si rivolge e ai media utilizzati; la costruzione usa le diverse tecnologie digitali attuali, dalla introduzione della sensoristica IoT per il monitoraggio dei luoghi e il conteggio dei flussi turistici alla produzione filmica interattiva, dalla realtà aumentata a quella virtuale, dalla fruizione tramite web a quella mediante smartphone o tablet durante la visita nel museo, dall’editoria classica a quella aumentata, dai Tour a 360° agli ologrammi interattivi sviluppati in 4K come quello della Sirena Digitale installato negli spazi del Museo Archeologico di Napoli (MANN).
I risultati della sperimentazione dei prodotti e dei servizi del progetto REMIAM sono raccontati all’indirizzo remiam.databenc.it.
DATABENC (Distretto ad Alta TecnologiA per i Beni Culturali) è una società consortile a responsabilità limitata (S.C.a R.L.). Nasce da un’idea progettuale promossa dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dall’Università degli Studi di Salerno. Su di essa convergono oggi più di 60 soggetti (Pmi, Grandi Imprese, Centri di Ricerca e Università).