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COS’È IL GEOCATALOGUE

Il GeoCatalogue è una infrastruttura (SDI*) per una gestione collaborativa delle informazioni geospaziali del patrimonio culturale della Regione Campania. Basata su strumenti open source, eroga servizi per l’interoperabilità (GIS) tra i diversi ambiti di ricerca del progetto Databenc.

DATABENC: CREAZIONE DI UNA CONOSCENZA INTEGRATA

Il Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione degli asset (territori, siti, beni, attività) del patrimonio culturale della Regione Campania. Attraverso la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative, scalabili e collaborative, basate sui principi dell’Open Source e dell’Open Service Innovation, DATABENC vuole favorire l’interoperabilità di dati e servizi erogati da diverse fonti (enti, università e aziende) per la creazione di conoscenza integrata. Per declinazione una delle possibili soluzioni in grado di recepire l’obiettivo della gestione integrata di dati e servizi  relativi al patrimonio culturale, all’interno del contesto territoriale della Regione Campania, è la creazione di un sistema informativo.

Un sistema informativo efficace per il management dei dati riguardanti il patrimonio culturale non può essere immaginato senza considerare la dimensione spaziale degli oggetti, insieme al loro contesto storico e culturale.

L’informazione geografica, così come si presenta nel mondo reale, per poter essere utilizzata, deve essere interpretata secondo modelli che ne evidenzino le caratteristiche utili a capire determinati fenomeni; deve poi essere organizzata in strutture informatiche che gli algoritmi matematici riescano ad elaborare. Infine, deve essere resa disponibile in formati digitali standardizzati che i software possano leggere.

SPATIAL DATA INFRASTUCTURE

Tra i principali ostacoli, che al momento limitano l’uso di tali insiemi di dati a pochi esperti, è la mancanza di sistemi di fruizione semplici, intuitivi e efficienti che, attraverso il web, permettano l’accesso all’informazione. L’obiettivo è quello di supportare l’accesso, la visualizzazione e l’editing, in modo semplice, di questa enorme quantità di dati attraverso una Spatial (Sharing) Data Infrastructure.

Il termine SDI descrive qualsiasi sistema informativo che integra, modifica, analizza e visualizza le informazioni geografiche. In senso più generico, le applicazioni SDI sono strumenti che consentono agli utenti di creare query interattive, analizzare informazioni spaziali, modificare i dati e le mappe e rappresentare i risultati di tutte queste operazioni.

La SDI consentirà ai vari soggetti operanti (enti, esperti e cittadini) attraverso opportuni strumenti per il governo del territorio, di conoscere la reale consistenza degli oggetti disponibili del patrimonio culturale e dei servizi ad essi associati e offrire facilities per la produzione e la visualizzazione in mappa dei dati, per la consultazione e l’aggiornamento degli stessi.

Come base per l’implementazione dell’infrastruttura è stato utilizzato uno Stack di soluzioni Open Source concepito per la realizzazione di geoportali, orientati ad offrire sistemi di interoperabilità dei dati geospaziali garantendo l’intero ciclo di vita del dato e dei servizi necessari allo scopo.

Il caricamento, la classificazione, la conversione, la condivisione e la possibilità di utilizzo dei dati e delle informazioni è completamente gestito da una serie di strumenti e di funzionalità che seguono la filosofia dell’Open Data e dell’Open Software.