COS’È HETOR
Hetor è un progetto pilota di Databenc (Distretto ad Alta TecnologiA per i BENi Culturali), coordinato dall’Università di Salerno. Si basa sulla costruzione e sull’accessibilità della conoscenza relativa ai beni culturali.
Si tratta, nello specifico, di una piattaforma integrata, inclusiva e collaborativa per gli Open Data del Patrimonio Culturale della Regione Campania.
L’obiettivo della piattaforma è quello di raccogliere e rendere facilmente fruibile il patrimonio Open Data, fornito dalle istituzioni e anche dalle comunità del territorio, come ad esempio le associazioni.
UNA STRUTTURA ORIZZONTALE E VERTICALE
La struttura di Hetor raccoglie e organizza le informazioni sia in maniera “orizzontale” che “verticale”.
“Verticale” significa raccogliere e sistemare gli open data prelevati da siti nazionali e regionali, disaggregarli e presentarli per comune, provincia e regione. Gli open data risultano anche arricchiti mettendo insieme dati provenienti da fonti diverse.
“Orizzontale” è invece una modalità che propone dati su tematiche specifiche e che quindi sono presenti solo in particolari ambiti territoriali.
CO-CREAZIONE È LA PAROLA CHIAVE DEL SISTEMA
Un meccanismo di co-creazione dà la possibilità ad una comunità di utenti di fornire contenuti in cooperazione e di ospitarli, dopo un’opportuna verifica di congruità, sul sito che offre i dataset del Patrimonio Culturale: http://hetor.databenc.it/site/
“HETOR”: NOMEN OMEN
Il nome “Hetor” vuol essere un presagio del Progetto.
“Hetor”, cuore in greco, è infatti un termine legato al principio stesso della Verità così come concepita dai filosofi della scuola di Elea, oggi Velia.
Nel suo poema Sulla Natura, Parmenide viene condotto davanti alla Dea che gli indicherà le vie della conoscenza non prima però che la severa dea Giustizia lo lasci giungere al suo cospetto. La Dea indica al filosofo che l’unica via efficace è la conoscenza del “cuore che non trema, della verità ben rotonda”.
Questa conoscenza può essere intrapresa solo con l’ausilio della ragione (sentiero del giorno), al contrario, percezioni ed opinioni conducono verso l’errore (sentiero della notte).
Hetor vuole dunque rappresentare lo scopo del progetto, come “verità rotonda”, quindi senza punti di debolezza in cui ogni elemento è equidistante dal centro.
Una verità, quella della piattaforma Hetor, che è però intesa come costruzione condivisa e partecipativa della conoscenza sul patrimonio culturale. Una coscienza viva perché formata da apporti diversi che reca in sé il germe della creazione di nuove realtà positive.