Scroll to top
© Databenc 2020 - VAT 07324311211
Share
Back
Conclusi Musei

AMI

  • Resp. Scientifico: Francesco Piccialli

Scroll

01. AMI

Responsabile Scientifico del Progetto: Dr. Francesco Piccialli, Ph.D.

Il progetto AMI (Advanced Modalities of Interaction) attraverso un approccio multi-disciplinare, mira a disegnare un nuovo modello di spazio museale denominato Museo 3.0, dove arte, tecnologia, nuovi modelli di interazione ed innovative tecniche di comunicazione supportano il processo di trasformazione dei musei tradizionali. Un Museo 3.0 rappresenta un’idea di museo connesso, reale, moderno e social. Un Museo 3.0 ha come focus il miglioramento dell’accessibilità culturale avvalendosi degli strumenti offerti dal web – social in primis. Attraverso tecniche innovative di comunicazione il Museo 3.0 sarà in grado di attivare nuovi processi di trasmissione culturale, mediante il supporto tecnologico e la trasmissione culturale al visitatore, sia esperto che profano, con la finalità di rendere il pubblico partecipativo all’offerta culturale. Tale offerta culturale avverrà su differenti livelli, dal più elementare a quello più avanzato, al fine di permettere coinvolgimento ed interazione con una platea di utenti sempre più ampia e sempre più affamata di sapere, di contenuti, di tecnologia.

Partners:

  • Naos Consulting srl
  • Conform
  • DSU – Dipartimento degli Studi Umanistici, Università degli Studi di Napoli FEDERICO II

Finalità:

Costruire un Museo 3.0 attraverso interventi innovativi basati su servizi ed infrastrutture tecnologiche e sociali che vedono come aspetti di interesse dei Beni Culturali i “Musei Intelligenti”, ovvero spazi in cui le persone vengono messe a contatto con una realtà fatta di oggetti capaci di suscitare interesse ed emozione, perché ne viene offerta una percezione diretta o una loro conoscenza o una combinazione di percezione e conoscenza.

La finalità è:

  • Disegnare un nuovo modello di spazio museale;
  • Il pubblico come parte attiva, coinvolta e immersa in una nuova esperienza di visita;
  • Affascinare, sorprendere ed accompagnare il visitatore con l’Augmented Reality (AR) e l’Internet of Things (IoT);
  • Attirare il pubblico composto da famiglie e bambini attraverso il Gaming;
  • Disegnare un nuovo processo di comunicazione e promozione museale;
  • Creazione di nuove figure professionali nel settore ICT connesso ai Beni Culturali.

In particolare si ritiene che il modello di Museo 3.0, previsto nel presente progetto abbia la capacità di rafforzare gli elementi fondamentali del sistema di offerta turistica orientato ai beni culturali, riconducibili in particolare ai punti seguenti:

  • un sistema di innovazione e formativo di eccellenza, capace di sopperire alle necessità di competenze manageriali e tecnologiche per sviluppare nuovi prodotti e servizi finalizzati ad aumentare l’attrattività della destinazione, ma anche nuove modalità gestionali per incrementare la qualità e la profittabilità delle attività turistiche;
  • delle infrastrutture fisiche e informative moderne ed efficienti in grado di supportare le attività delle imprese nonché la creazione di nuove imprese ad elevato contenuto innovativo nel settore dei beni culturali;
  • un sistema di comunicazione e promozione di marketing efficace in grado di attirare flussi di turisti sul territorio a beneficio delle attività delle imprese del settore e dei settori correlati, di diversificarli per far fronte alle variabilità e garantire la sostenibilità.

In relazione allo scenario configurato, val la pena sottolineare come modelli e tecnologie ICT innovative abbiano un ruolo strategico nel processo di integrazione e di riconfigurazione delle risorse culturali, ambientali, turistiche e produttive locali nei confronti di flussi turistici sempre più esigenti e differenziati.

Le ICT, infatti, hanno la capacità di conferire all’esperienza museale complessiva quelle caratteristiche di unicità, autenticità, riscoperta e sperimentazione di nuovi stimoli che la rende appetibile alle fasce di mercato emergenti. Alla luce di tali considerazioni si ritiene che le tecnologie previste dal progetto possono rappresentare un volano per l’integrazione delle risorse locali in un sistema di offerta distintivo, adattabile e proattivo.