01. SIBILLA
SISTEMA INTEGRATO CLOUD-BASED PER LA SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI
Responsabile Scientifico SIBILLA: Fausto Longo – Professore Associato in Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana – Università degli Studi di Salerno
Il progetto SIBILLA (Sistema Integrato cloud-Based per la salvaguardIa e vaLorizzazione dei beni cuLturAli) si colloca nell’area tematica “Spazio”, in particolare nella sotto-voce “Tecnologie in grado di favorire l’utilizzo dei dati spaziali, inerenti al trattamento, alla convalida e alla standardizzazione dei dati provenienti dai satelliti.”
I Soggetti proponenti sono:
- Nextant Applications and Innovative Solutions S.r.l. (NAIS)
- Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR)
- Università di Salerno – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC).
L’Italia è il paese al mondo con il più alto numero di beni naturali e culturali riconosciuti come patrimonio dell’umanità. È infatti coperta per il 46,9% del suo territorio da aree di particolare valore soggette a speciali regole di protezione regolate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Le condizioni idrogeologiche del territorio, unite ad attività antropiche di varia natura, rischiano tuttavia di compromettere l’integrità dei siti. Al tempo stesso turisti culturali, avvezzi alle più recenti tecnologie, manifestano sempre più la richiesta di mezzi di fruizione innovativi in grado di far vivere vere e proprie esperienze immersive assimilabili a veri e propri viaggi nel passato.
È stata, quindi, identificata un’esigenza primaria che coniughi la salvaguardia dei beni culturali con una loro fruizione intelligente.
È in questo contesto che si inserisce SIBILLA un progetto che recepisce tutte le esigenze descritte, attraverso la definizione e la realizzazione di una “piattaforma per una rete di servizi innovativi” basati principalmente sull’uso di servizi per la salvaguardia e valorizzazione di siti archeologici, in grado di far leva su sinergie tecnologiche e di investimento pubblico/privato.
L’idea alla base di SIBILLA è, dunque, quella di realizzare una piattaforma che renda meno gravoso il costo della salvaguardia da parte delle istituzioni grazie ai proventi delle visite, di cui è previsto l’aumento grazie all’incremento della qualità dell’offerta ed alle nuove esperienze di fruizione del sito stesso per esperti e non; ai proventi derivati da sottoscrizioni (a pagamento per settore privato) di erogatori di servizi aggiuntivi e sviluppatori di applicazioni che siano interessati ad accedere ai servizi “base” della piattaforma SIBILLA per risparmiare sui costi e migliorare il loro servizio in un contesto integrato, standardizzato, certificato e di qualità garantita.
Il servizio introduce, in tal modo, un capovolgimento del modello attuale che vede le attività di salvaguardia e conservazione come “mero” costo gravante su fondi istituzionali limitati, e la fruizione stessa come potenziale fonte di rischio antropico aggiuntivo, spesso legata agli insufficienti proventi della vendita di biglietti di ingresso. Il nuovo modello prevede, invece, una sinergia tra due attività, salvaguardia e fruizione, offrendo opportunità di sviluppo di servizi a valore aggiunto, dati e contenuti, creando un sistema virtuoso sostenibile e replicabile su diversi siti adattandosi alle specifiche esigenze, ma utilizzando un pool di servizi di base comune.
SIBILLA mira ad esercitare una forte azione di “pull” nei confronti di Aziende e Centri di Ricerca Nazionali che potranno essere coinvolte nell’erogazione dei servizi abilitati dalla piattaforma, nonché ad aumentare i volumi economici legati al turismo di qualità (certificato dagli stessi enti).
Il servizio è rivolto agli specialisti del settore dei beni culturali (Enti Locali, Soprintendenze, Comuni, Associazioni Culturali riconosciute) preposti alla salvaguardia, conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali e verrà erogato secondo il paradigma informatico del cloud computing, mediante l’accesso web a una piattaforma informatica, sviluppata nel corso del progetto, in grado di garantire un approccio integrato, standardizzato, armonizzato e aperto nella gestione dei dati.
L’obiettivo finale del progetto è, quindi, la disponibilità di una piattaforma che offra servizi di salvaguardia e monitoraggio permanente di un sito archeologico e allo stesso tempo rappresenti un centro di attrazione per servizi commerciali a valore aggiunto che si avvalgono di un “contesto” strutturato e regolamentato che ne garantisca la qualità, renda disponibile dati e servizi di base armonizzati. Questo permetterà lo sviluppo di una “rete di servizi” attorno alla piattaforma stessa in modo da concentrare gli sviluppi e le risorse alle sole funzioni aggiuntive e specifiche, evitando di replicare costi e funzionalità e incrementando l’efficienza e la qualità di ogni servizio.
SCHEMA LOGICO DELLA PIATTAFORMA SIBILLA
I siti test individuati per il progetto sono i siti archeologici di Baia e Paestum, entrambi situati in Campania. Tra le motivazioni che hanno portato alla scelta di questi due siti archeologici, vi è la possibilità di dimostrare sia la funzionalità del servizio di salvaguardia e fruizione di SIBILLA per i siti emersi di Baia e Paestum, sia di fruizione per il parco archeologico sommerso di Baia. Inoltre la loro importanza e notorietà a livello internazionale è considerata essenziale per promuovere ed estendere i servizi offerti su altri siti con necessità e caratteristiche comuni.
Va inoltre sottolineata la peculiarità geologica del sito di Baia, collocato in una zona interessata dal fenomeno di bradisismo dell’area dei Campi Flegrei che porta ad un ciclico innalzamento e abbassamento del terreno. È da questa attività tellurica che è derivato il conseguente inabissamento di alcuni antichi edifici di Baia, quali la Villa dei Pisoni, il ninfeo di Punta dell’Epitaffio e la Villa con ingresso a protiro, visitabili dalla comunità dei subacquei e situate a profondità che variano dai 5m ai 20m, rendendo tuttavia accessibile anche ad un pubblico di “semplici bagnanti” la visione delle vestige dell’antica Baia. Ciò fa di Baia un sito non solo da monitorare per i continui movimenti del terreno, ma anche da valorizzare per una fruizione quanto più “esperienziale” per i visitatori.
Il sito archeologico di Paestum, a sua volta, è un sito famoso per le vestige oggi ancora visibili della città dapprima Greca, successivamente Romana. Famosi sono i suoi templi (Hera, Atena e Nettuno) i cui colonnati ancora spiccano incontrastati nel paesaggio odierno.
Il Parco Archeologico di Paestum ha confermato la sua disponibilità a supportare il Progetto tramite contenuti informativi e verifica della efficacia dei servizi SIBILLA nel suo contesto.