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RILEVAMENTO AMBIENTALE


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NANOSENSORI E SENSORI PASSIVI

Le nanotecnologie, in particolare grafene ed altri nanomateriali di ultima generazione, sono stati negli ultimi anni oggetto di un notevole interesse della comunità scientifica grazie alle nuove e diverse proprietà (chimico-fisiche, elettriche e termiche) che uno stesso materiale in scala nanometrica può esibire rispetto al bulk. Tra le varie applicazioni, essi possono essere impiegati come sensori per il rilevamento di inquinanti.

Le immagini TEM, a due diversi ingrandimenti (a, b), mostrano che il nanocomposito è costituito da nanoparticelle di Fe304 dalle dimensioni si -10 -20 nm disperse su GO. Tali immagini rivelano che le nanoparticelle sono ancorate sulla superficie del GO.

L’elettrodo mostra un’ottima dipendenza tra la risposta in corrente e la quantità di As (III) in concentrazioni di inquinanti che vanno dalle mocromoli a poche nanomoli. I picchi pronunciati di ossidazione e riduzione di Fe304/GO denotano una buona capacità di rilevazione dell’As. Questo sensore è facile da usare, poco costoso e permette un rilevamento rapido, sensibile e selettivo di As.

Allo scopo di salvaguardare e preservare dal degrado monumenti come teatri, edifici, scavi archeologici e le opere artistiche esposte nei musei, risultano fondamentali il controllo e l’analisi di eventuali gas nocivi. Il monitoraggio atmosferico determina la conoscenza e la quantificazione delle specie presenti in aria consentendo una valutazione del rischio associato alla salute umana. Gli inquinanti di interesse monitorati sono: COV (Composti organici volatili), NO2, H2S, SO2, aldeidi ed ammoniaca. Il campionamento degli inquinanti è stato condotto impiegando campionatori passivi Ring prodotti dalla AquariaResearch srl  (Fisciano – SA, Italia).