Conversazioni, installazioni, video, cartografia interattiva e una mostra
Il Centro storico di Salerno come non è stato mai visto. E’ questo il senso del complesso progetto “Salerno in particolare – Beni culturali e innovazione”, realizzato dall’Università degli Studi di Salerno nell’ambito delle attività promosse dal Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali (Databenc).
Il Distretto Databenc è un Consorzio in cui convergono le Università di Napoli Federico II e di Salerno, il CNR, Enti di ricerca, piccole e medie Imprese, nato per sviluppare un’azione di programmazione strategica relativa ai beni culturali, al patrimonio ambientale ed al turismo. Nello specifico, l’Università di Salerno, con i suoi Dipartimenti e Centri di ricerca, ha sviluppato questo complesso progetto sul Centro storico di Salerno nel quadro di una piena collaborazione con le Istituzioni territoriali competenti: l’Amministrazione comunale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Province di Salerno e Avellino, l’Archivio di Stato, la Biblioteca provinciale, la Curia arcivescovile e il Mudif.
Il Centro storico è stato scelto in quanto costituisce un sistema pluristratificato, fulcro dell’identità storica, politica e culturale della città: gli interventi realizzati si fondano sull’integrazione tra saperi umanistici e scientifici finalizzati alla messa a punto di un piano integrato di conoscenza, tutela, valorizzazione e comunicazione del ricchissimo patrimonio monumentale esistente.
In occasione del progetto, è stata dedicata ampia attenzione anche alla formazione di nuove competenze scientifiche e professionali in un settore in rapida evoluzione e ricco di potenzialità come quello del patrimonio culturale. Il Distretto, infatti, ha promosso Corsi di alta formazione per studenti laureati che hanno beneficiato di borse di studio, ha finanziato borse di ricerca dedicate allo sviluppo di progetti sul Centro storico ed, infine, ha partecipato alla sperimentazione di progetti di Alternanza Scuola-Lavoro con Istituti scolastici superiori di Salerno, Avellino e Cava dei Tirreni.
Dal 14 novembre 2016 al 28 gennaio 2017, tanti gli eventi che si susseguiranno in quattro sedi del Centro storico cittadino: Palazzo Ruggi D’Aragona (sede della Soprintendenza), Palazzo Fruscione, Complesso monumentale di San Pietro a Corte e Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana.
Il programma dell’evento contempla una interessante mostra, le conversazioni con la città, un video sul Centro storico che ripercorre i monumenti, la storia, la cultura cittadina, una cartografia interattiva del patrimonio monumentale, nonché innovative installazioni multimediali e app per la guida ai sarcofagi del Duomo di Salerno e al Centro storico nel suo complesso.
Il progetto prende il via il 14 novembre (ore 16.30) con l’inaugurazione della mostra “Salerno in particolare – Immagini del Centro storico”, allestita dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale e ospitata a Palazzo Ruggi D’Aragona (via Tasso 46, Salerno). Attraverso una grande cartografia appositamente realizzata e una campagna fotografica mirata, curata da Ciro Fundarò, saranno svelati particolari poco noti o per diverse ragioni addirittura “invisibili” della città antica: dipinti, sculture, elementi archeologici, immagini d’archivio che restituiscono la complessità e la ricchezza del patrimonio culturale che si concentra nel Centro storico.
Spazio anche alle installazioni multimediali Tempi Connessi. Uno sguardo al passato rivolto al futuro che si terranno a Palazzo Fruscione (dal lunedì al sabato ore 10-13/15-18) e nel complesso di San Pietro a Corte (da martedì a domenica ore 10-13/15-18). Grazie alla concessione di spazi da parte dell’Amministrazione comunale, all’interno di Palazzo Fruscione è stato organizzato un Laboratorio dove il pubblico può conoscere le attività, i prodotti e i servizi realizzati dal Distretto nel Centro Storico e anche sperimentare alcune applicazioni tecnologiche. Nell’ambito del Laboratorio sono attive installazioni multimediali e interattive. Una riguarda la Linea del Tempo dedicata a San Pietro a Corte, finalizzata a fornire una visione della storia del monumento in relazione alle trasformazioni politiche, sociali, culturali di Salerno, offrendo approfondimenti sulle sue fasi di vita o su eventi che lo hanno interessato.
Al più antico capitolo della storia di San Pietro a Corte è rivolta una seconda installazione: una ricostruzione in realtà virtuale 3D relativa alla fase romana del monumento, che costituisce lo scenario all’interno del quale si svolge il serious game dal titolo Hippocratica Civitas. Il gioco consiste in un percorso a prove di tema archeologico, il cui superamento consente di visitare virtualmente i vari ambienti di una ricostruzione simulata del complesso antico: giocare può servire a comprendere, immergendosi nel passato.
Le installazioni rientrano in una imponente strategia di valorizzazione del complesso monumentale, riaperto al pubblico grazie all’impegno della Soprintendenza. Al fine di favorire la riscoperta di questo palinsesto della vita millenaria di Salerno, il Distretto ha realizzato al suo interno l’allestimento multimediale “San Pietro a Corte nei secoli, una storia multimediale”, che ne ripercorre la vita dall’età romana ai nostri giorni, sotto la guida di una voce narrante che illustra la stratificazione di fasi e di culture mediante l’ausilio di effetti luminosi, proiezioni e tecniche di image mapping 3D.
In questa valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Salerno, protagonisti anche i Sarcofagi del Duomo, nel loro nuovo allestimento inaugurato il 16 giugno scorso nel quadriportico della Cattedrale di San Matteo. Per l’occasione sono state realizzate due app, una per normovedenti ed una in versione non/ipo vedenti, quest’ultima ideata in collaborazione all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI).
Da novembre a gennaio, sempre a Palazzo Ruggi d’Aragona, è previsto anche il ciclo di conversazioni dal titolo “La Bellezza dei secoli a Salerno” che ripercorre la storia e l’arte della città, dall’età antica all’età contemporanea. Le Conversazioni inizieranno il 18 novembre con l’incontro sul tema “Salerno: dagli Etruschi alla colonia latina”, curato dalla prof.ssa Angela Pontrandolfo – Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale Università degli Studi di Salerno. Tutti gli incontri saranno ospitati nella sede della Soprintendenza ABAP, a partire dalle ore 16.30. I saluti saranno affidati al Soprintendente Francesca Casule e al Direttore DiSPaC Mariagiovanna Riitano.
Programma