Scroll to top
© Databenc 2020 - VAT 07324311211
Share

Sculture Connesse e luci intelligenti Databenc: l’arte è 2.0


data_articolo

A chi le sa intendere già dicono tutto, ma grazie ai sensori in cantiere nei centri di ricerca di Databenc presto le opere d’arte parleranno anche a chi di storia ne sa poco o nulla.

Immaginate di trovarvi davanti a uno dei meravigliosi busti di Francesco Jerace al Maschio Angioino e, all’improvviso, vedere comparire sul vostro smartphone tutto quel che c’è da sapere sull’opera, con tanto di consigli su dove poter trovare altre opere dello scultore lì nei paraggi. E’ solo uno dei progetti in cantiere di Databenc, il distretto tecnologico campano per i Beni Culturali che riunisce più di 60 soggetti tra università, centri di ricerca e aziende.

“L’opera d’arte diventa viva e strilla al mondo la sua presenza. Una cosa ben diversa rispetto alle tecnologie Rfid che si vedono in giro” spiega Angelo Chianese, docente di Sistemi per l’elaborazione alla Federico II e numero uno di Databenc, che anticipa l’innovativo filone di ricerca in occasione di “Illuminare l’arte è arte”, incontro tenutosi ieri presso la Camera di Commercio di Napoli. (…)

Vai all’articolo:  Sculture Connesse e luci intelligenti Databenc: l’arte è 2.0 – (“Il Denaro” – 16 novembre 2013)